Rosario
Belcaro nacque a Maropati (R. C.) il 9 aprile 1941 da Giorgio e Rachele Pancallo.
Frequentò la scuola elementare a Maropati, quella media a Polistena, per le
superiori si trasferì a Reggio Calabria ma non completò gli studi a causa del
manifestarsi dell' inesorabile e lenta malattia, la tubercolosi, che dopo
strazianti sofferenze lo portò alla morte in un ospedale di Napoli il 30 gennaio
1970.
Giovanissimo
collabora con giornali e periodici di cultura, ad appena quattordici anni scrive
i primi versi dimostrando: capacità, talento e spiccate doti poetiche. I
componimenti aumentano di anno in anno e quelli scritti tra il 1953 e il 1958
li raccoglie in Frammenti di vita e d'amore. Nel 1956 per partecipare ad un
concorso di poesia scrive: "Il fanciullo presso Gesù"," Il Principe
felice", "La piccola fiammiferaia", "Il gigante egoista" e
"La Principessina".
I
versi scritti tra il 1956 e il 1962 vengono messi insieme nell'inedita antologia
Fiori di loto. Squarci d'amore raccoglie altre poesie scritte tra il 1961 e il
1963. Altre poesie scritte tra il 1960 e il 1964 e inserite in Amori e non amori
non furono pubblicate. Nel volume Nuove Voci sono inserite le 12
liriche intitolate Oleazzo di Calcanto. Scrive poi: Un amore all'ombra dei
ricordi (1963-64), E sono pietre i giorni (1961-64), Il mio Sud (1962-1963), La
Bestia nascosta (1962), Canto negro (1963), Una lunga Ossessione (1965-1966), le
liriche Amore per amore sono state scritte l'anno prima della morte.
Il
meglio delle poesie del poeta maropatese è raccolto nel volume Poesia di
Rosario Belcaro (Napoli 1973) a cura di Emma La Face.
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