Resterò
nel mio sud
Io
non mi staccherò dalla mia Terra.
Mi
sono impennato
mi
strozzerete tirando la cavezza,
mi
romperete tirando gli stinchi
ma
non mi smuoverò dal mio Sud.
Non
mi fanno paura gli stenti:
i
miei vent'anni li vissi in miseria.
E
poi: languirei lontano dai miei colli;
lontano
dai pastori erranti dell'Aspromonte,
dai
fanciulli dal volto emaciato
e
dagli occhi furbi e malinconici.
No,
io sono nato nei campi,
io
sono figlio dei campi,
e
voglio morire nei campi.
Che
importa se poi la mia fossa
sarà
così avara
da
lasciarmi i piedi scoperti?
Aspetterò,
aspetterò sui colli
cantando
l'amore
con
le madri dagli scialli neri
che
guardano sempre lontano.
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