Il
pianto della ginestra
Bella
ginestra dai bei fiori ornata
il
cielo s’allegrò quando sei nata
perché
non hai bisogno di coltura
per
rendere la selva profumata.
Si
guarda all’azalea ed alla rosa
e
tu pur tra gli sterpi sei pomposa;
in
tempi di carestia sei stata amata:
e
ti raccolse pria il contadinello
per
far sul focolare la fiammata
quando
la neve facea mulinello;
e
ti raccolse pur la lavandara
quando
ti fè bollir nella caldaia
per
trar da te la stoppa alla fiumara.
Nei
tempi tristi tu non fosti amara,
pur
se la stoffa era pungente
vestisti
per tant’anni l’umil gente.
Adesso
te ne stai dimenticata
penando
tra le spine nella boscaglia;
ma
non ti lacrimar bella ginestra
se
l’uomo alla tua vista più non fa festa,
all’uopo
tu sei stata generosa
ma
tanto, tanto, tanto
e
questo basta.
|