Poesie scritte con la penna
e con il cuore.
Il dott. Luigi Strabioli così presenta l'opera:
Presentare Francesco Sigillò a voi lettori
è un compito che sicuramente non avrei voluto affrontare.
E' difficile, molto difficile e complesso
segnalare all'attenzione di chi si aspetta la letturadi
una raccolta di poesie, il racconto invece aspro e lungo di
una vita dura vissuta intensamente con un animo che va
scoprendosi nella poesia, forte.
Per Francesco, sognatore e prosatore, la poesia è
un mezzo per raccontare emozioni, le sue emozioni, per raccontare
stupore, il suo stupore; per raccontare esperienze, le sue
esperienze di fronte ad un mondo prima regalato e poi negato; dove
in un caotico mescolarsi di sensazioni tutto è chiaro e tutto è
diverso, scuro.
E' per rendersi comprensibile questo universo che
Francesco scrive.
E scrive di un paese lontano e di lontane
memorie, di calde giornate pigre assolate nell'animo mai sazio di
affetti.
Tutto confluisce in un canto pieno di ritmo,
strutturato in un linguaggio essenziale, ma sempre incisivo come
deve essere l'autentica poesia.
Nei suoi versi sono dispersi gli schemi, i
teoremi, le coordinate attraverso i quali siamo abituati a
riconoscere la poesia.
Ma credo di riconoscere in questo un vantaggio.
Francesco Sigillò lascia intatta la nostra
fantasia. Ci dà la libertà di sognare gli scenari emotivi appena
delineati dall'animo suo, rimproverandoci di essere «persona»
stimolandoci ad una ricerca profonda per diventare uomini.
Ora, sono lieto di aver scritto questa breve
presentazione, forse basta un così modesto contributo per augurare a
Francesco Sigillò ogni migliore fortuna
La rivista trimestrale di cultura e turismo "Calabria Sconosciuta"
nel numero n° 114 anno XXX (aprile - giugno 2007) ha pubblicato una
recensione sul libro di poesie di Francesco Sigillò, cliccare qui
per leggere.
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